Fregene 15/11/2018. ”Fiumicino Differenzia"...Dove conferire vernici, pitture e simili inquinanti.
Sul sito "Fiumicino differenzia” non si trova alcuna indicazione per smaltire vernici. pitture, impregnanti legno ecc…Poiche queste sostanze vengono spesso comunemente usate anche da privati cittadini o piccoli lavoratori edili per dare una imbiancatina alle proprie case, una verniciata alle grate, una pitturata di flatting alle porte, impregnanti vari ecc...sarebbe utile che fosse ampiamente pubblicizzata sul sito la modalità di conferire i residui e rimasugli, così poi da non doverci stupire di ritrovare queste sostanze o altri inquinanti tossici dispersi ovunque nell’ambiente. Cito testualmente (estrapolato dal sito Fiumicino differenzia): a Fregene si possono conferire ingombranti e sfalci/potature; a Fiumicino si possono consegnare  RAEE (Tutti i materiali elettrici ed elettronici)Ingombranti (Es. Divani, Poltrone, ecc…), Sfalci e PotatureOlio Vegetale (Es. Olio di Frittura, Sottoli, ecc…), Farmaci Scaduti (ma non era in Farmacia?), Batterie Auto, Inerti (?, si deve cercare su internet il significato di rifiuti inerti). In una sezione del sito sopra menzionato, si trova qualcosa riguardo al conferimento di materiali T/F, rifiuti tossici in cui si parla anche di vernici e i luoghi in cui andare a consegnarle, si copia-incolla testualmente: Ferramenta - viale Castellammare, 277 FREGENE, Ferramenta - viale Viareggio 147, FREGENE, Ass. Proloco - via Numana, 27 FREGENE, Centro di Raccolta - via Cesenatico FREGENE. Ma queste ferramente e la pro-loco ne saranno al corrente? Non credo che se ciascuno si presentasse lì, queste suddette ferramente raccoglierebbero tutte le vernici da smaltire dei cittadini amanti del fai da te o di piccoli operai edili a ore. Se ci si riferisce poi al contenitore che ha il centro di raccolta T/F materiali tossici…sfido chiunque a fare entrare una latta di vernice da cinque litri, tutt’al più può entrare il liquido tossico per i tarli perché sta in una piccola boccetta. Allora, esclusi i malintenzionati che  volontariamente vogliono ferire, sfregiare e disprezzare l’ambiente, interroghiamoci sul perché la stragrande maggioranza di cittadini mediamente civilizzati, ligi alle regole e con coscienza ben intenzionata, non vengono messi nelle condizioni di fare una raccolta di rifiuti tossici come si deve. Qualcuno ai pian alti della commissione ambiente o chi per lui, si è chiesto come affrontare questo problema? a giudicare dal sito Fiumicino Differenzia, mi sentirei di dire che esistono ancora molte e gravi lacune da colmare sia a livello direttivo sia a livello comunicativo e di trasparenza verso il cittadino da colmare, per salvaguardare l’ambiente in modo congruo. Non pensiamo che se uno dipinge l'appartamento o la fa dipingere da un amico poi si tiene le latte vuote o quelle semivuote di vernice residua in casa ad aspettare le raccolte di rifiuti speciali due o tre volte l’anno. Occorre una riflessione ancora più sistematica a vari livelli per proteggere la natura dall’inquinamento del suolo e delle falde acquifere.

Staff Savefregene

Fregene 08/06/2018. FREGENE AL VOTO: Bilanci e prospettive nella nostra cittadina.

Domenica 10 giugno si vota. Come al solito in campagna elettorale si sente e si vede fare di tutto (in amore, guerra ed “elezioni”, verrebbe da aggiungere, tutto è lecito) inoltre spesso sui manifesti elettorali o siti web appaiono soggetti politicamente sconosciuti che si improvvisano candidati. Tutti hanno un personale e lecito desiderio da realizzare, una promessa da fare ai cittadini e così si tenta il colpo per approdare in Consiglio Comunale. Tanto promettere non costa nulla. L’esperienza fino ad ora ha insegnato, almeno per Fregene, che poi la realizzazione delle promesse, per chi arriva in consiglio è in larga parte disattesa alla resa dei conti, per oggettive o soggettive difficoltà, e normalmente, ci si limita a sistemare il proprio personale orticello. Negli ultimi cinque anni Fregene non ha avuto nessun consigliere che la rappresentasse in Consiglio. Oggi c’è chi vuole riparare le strade, chi reclama giustamente dignità e decoro per Fregene la sorella diseredata di Fiumicino e spogliata dei suoi beni (Circoscrizione, Polizia ecc…), chi ci fa sognare finalmente un mare pulito, chi assicura che aprirà fantastiche ed ampie visuali a mare che da sempre è pressochè “invisibile” dalla ciclabile, chi spergiura che salverà la spiaggia di Fregene dall’erosione, chi pulirà sempre dall’erba i parchi pubblici e strapperà all’eterno degrado la Pineta, chi vuole adibire passaggi protetti sulla strada, dedicati, per gli animali dell’Oasi di Macchiagrande, chi garantisce che si costruiranno tante ciclabili e marciapiedi ciclopedonali, chi promette meno merci contraffatte in circolo con gli extracomunitari sulle spiagge, chi afferma che si farà un centro sportivo, chi promette musei, ponti, chi toglierà le tabelle pubblicitarie che impattano sulle visuali paesaggistiche, chi farà una sopraelevata sulle campagne per dribblare il traffico estivo, chi fa intravvedere la possibilità di più lavoro per tutti ecc…
Non ci sono veramente limiti all’immaginazione. E’ bello sentire tanto ma tanto entusiasmo in circolo e promesse di impegno nel voler fare, la voglia di non deludere nessuno, nessuno veramente. Si leggono slogan veramente fantastici sui tabelloni elettorali, sui siti internet, su Facebook, studiati a volte ad hoc per colpire la psiche umana che ha i suoi meccanismi conosciuti dai comunicatori esperti di campagna elettorale.
A livello emozionale e sentimentale ci si confronta poi con critiche forti verso chi ha governato, amore e odio a prescindere da tutto verso una fazione o verso un’altra, c’è chi si arrabbia e promette che farà meglio di chi c’è ora in via Portuense, chi accusa, chi aggredisce chi difende a spada tratta. Sembra appunto che nell’agone politico pre-elettorale tutto sia lecito. Ogni colpo sferrato all’avversario, nelle proprie percezioni di candidato, serve per porsi in una luce migliore più desiderabile davanti agli occhi degli elettori e ovviamente ha lo scopo di far guadagnare qualche voto in più.
In campagna elettorale nessuno ti dirà mai che una cosa non si può fare è ovvio.
Cosa rimarrà, di tutta questa lotta per il potere, dopo il voto?
Ben poco qui a Fregene, lo sappiamo, perché Fregene riceve spesso solo pezzettini di migliorie e di impegno politico post-elettorale. In cinque anni a Fregene, se si esclude la ciclabile realizzata dalla Giunta Montino, (opera agognata da anni e che l’amministrazione Canapini in 10 anni non era riuscita a realizzare), l’apprezzabile apertura di due parchi, recinzione area giochi, le aree di macchia mediterranea “ancora salve” dal cemento sul litorale, non si sa se per fortuna o per poco, penso che alla gran parte della cittadinanza non venga in mente molta altra grande attenzione al benessere psico-fisico nella nostra cittadina.
Forse la Giunta avrebbe voluto/potuto fare di più ma si sa Fregene rappresenta un piccolo elettorato e nei giochi di potere i numeri contano, appunto.
Si auspica che chi verrà eletto faccia di più per Fregene, di più per la protezione e conservazione dell’ambiente, di più sul decoro, pulizia e degrado urbano, di più sulla viabilità, sulle strade colabrodo raffazzonate alla bell’è meglio, di più sul contrasto alle svariate forme di illegalità, di più per i giovani e per elevare i livelli di sicurezza e di benessere psico-fisico delle persone, di più su forme di turismo eco-sostenibile che non gettino nello sconforto i residenti ad ogni week-end estivo.
Quanti anni sono che ripetiamo e chiediamo come un mantra queste cose?
Eppure ogni cinque anni ci tocca sentire promesse su promesse che in gran parte rimarranno irrealizzate. Col tempo nei cittadini di Fregene è subentrato un certo comprensibile grado di frustrazione, disaffezione che nei casi più gravi esitano in palesi forme di cinismo verso le Istituzioni. Sic!

Silvana Lovera, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni


Fregene, 30/01/2015.
CANI NELLA PINETA DI FELLINI.

Gentile Direttore,
ho letto con una certa sorpresa la dichiarazione dell’assessore Poggi,
pubblicata su una testata on-line riguardo l’abolizione del divieto d’ingresso
ai cani nella pineta di Fregene, quella di Fellini, per capirci. Io vengo in vacanza a Fregene da anni nei mesi estivi e di cani ne ho visti molti in pineta in questi anni, addirittura sono state organizzate manifestazioni cinofile con evidente violazione da parte dell’amministrazione stessa del divieto ancora vigente se, solo qualche giorno fa appunto, la giunta ci tiene a comunicarci che è stato abolito. Quindi in quest’annuncio non esiste nulla di veramente nuovo. La vera rivoluzione auspicata che avrebbe meritato forse un titolo sarebbe potuta essere la comunicazione ufficiale della giunta, dell’attivazione di un servizio di controllo e sanzione, in pineta e sul territorio in genere, nei confronti degli incivili proprietari di cani che non puliscono le deiezioni, neppure nella pineta totalmente dedicata ai cani, che non usano guinzagli né museruole, che non impediscono tempestivamente ma a volte anzi provocano sconsideratamente guaiti e schiamazzi da parte dei loro animali, non opportunamente governati, anche in orari di riposo notturno o la mattina presto.
Credo di andare sul sicuro, avendo testimonianza da chi vive lì tutto l'anno, se affermo che non si è mai visto un solo vigile urbano entrare in pineta con lo scopo di multare qualcuno che portava i cani, dunque non vedo perché, abolito lo pseudo- divieto, a maggior ragione ci sarà qualcuno a sorvegliare.
Ormai Fiumicino è diventata la città dei cani, visti gli sgravi fiscali, ma i controlli e le sanzioni, a chi detiene gli animali in modo scorretto, sono pari a zero. Il grado di civiltà di un popolo si misura anche dal benessere degli animali, io ne ho e ci tengo a che stiano bene, ma i controlli e le multe agli inosservanti devono essere imprescindibili. Anche a New York, patria di animalisti convinti, girano cani ma se sporcano o fanno rumore fioccano centinaia di dollari di multa.
A Fregene nel parco giochi dei bimbi della pineta di Fellini ci saranno dunque più cani di prima , a fare pipì nell’erba e bisogni, a discapito dell’igiene. Io mi domando se un’intera ala della pineta dedicata ai cani non fosse già sufficiente.
Fin’ora non ho fatto segnalazioni e altri amici come me, per quieto vivere ma credo che i controlli da parte della polizia urbana dovrebbero essere giornalieri, sistematici, indefessi. Ancor più d’estate quando la popolazione canina aumenta in modo esponenziale in tutta la cittadina e si vedono molti cani girare liberi senza custodia in diverse strade, altrochè museruole e guinzagli e Vigili che controllano... Una generica richiesta di osservanza delle regole dunque,auspicata dall’ assessore ai diritti degli animali ma lasciata in gran parte al caso, credo che
purtroppo non sarà sufficiente a far diventare tangibile il rispetto dei doveri e obblighi di tutti i possessori di cani. Questo dovrebbe essere ben chiaro che i doveri del proprietari di cani non sono semplicemente un optional!

G. Di Maio

Fregene, 26 Agosto 2014.
SALVARE “LA LENTE”. Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Buongiorno, da sempre sono interessato al mantenimento dell’ambiente dell’area di Fregene, contro ogni tipo di degrado.
Purtroppo in tanti anni ho dovuto assistere a tante “aggressioni” effettuate da speculazioni o semplicemente da mancanza di cultura da parte di privati e istituzioni.
Ora con la realizzazione del lungomare, sento dire che verrà realizzata una “pista” continua rettilinea da nord a sud di tre km. circa ignorando e invadendo, così facendo, l’unica presenza di “lente” verde (con una residua presenza di duna di sabbia) attualmente esistente a ridosso degli stabilimenti e quindi del mare, esattamente nel tratto da via numana a via cattolica.
Sul mantenimento della stessa esistevano vari progetti, di cui un esempio in allegato, che privilegiavano il proseguo rettilineo della passeggiata pedonale e della pista ciclabile e la deviazione della parte destinata al traffico stradale nella attuale posizione migliorando solo i raccordi di congiunzione in maniera più funzionale.
In sostanza la passeggiata pedonale verrebbe arricchita di un ampliamento verde che potrebbe essere attrezzato costituendo un’oasi di ombra.
Forse qualcosa si può ancora fare, solo con il vs. aiuto, prima del completamento dei lavori .
Si potrebbe organizzare un’istanza o non saprei cos’altro per sensibilizzare in questo senso il comune di fiumicino.
Arch. Andrea Albani


Savefregene risponde:
Buongiorno Andrea,
condividiamo la tua preoccupazione e allerta verso ciò che sta bollendo in pentola a Fregene.
Finora la nuova giunta di centro sinistra del sindaco Esterino Montino ha completato la pista ciclabile che va da Fregene sud fin davanti allo Stabilimento della Marina Militare, lasciando al momento in sospeso la zona alle spalle del villaggio Mammolo, per capirci, per poi continuare il tratto di ciclabile che va dallo stabilimento dell'Esercito, giù verso il lungomare nord, fino all'altezza circa del "Toni".
Una bella pista ciclabile, protetta dalle auto, a impatto paesaggistico zero, che non ha in alcun modo toccato le zone di macchia o dune, fin'ora.
A settembre si proseguirà, per unire i due tronconi del percorso ciclabile e completare il pezzo dal "Toni" verso il Villaggio dei pescatori.
Per tornare alla tua lettera, la zona della "Lente" di cui parli, esattamente quella bellissima zona di macchia che si estendeva da via Numana a via Cattolica (quella della mappa che ci hai allegato), è stata edificata anni fa, dopo diverse lotte fra procura e costruttori, e non esiste più, nel suo lato più interno (infatti hanno vinto i costruttori sulla macchia).
La parte invece di macchia e dune costiera, più a ridosso del mare (alle spalle del villaggio Mammolo di cui sopra) è salva ed è stata recintata e messa in sicurezza poichè si erano verificati in passato incendi dolosi. 
Rimangono alcuni "lotti" di macchia mediterranea, sparsi e isolati qua e là, sempre da via Cattolica fino a via Numana. Non apposta li abbiamo chiamati "lotti", perchè su alcuni cartelli c'è scritto "vendesi terreno edificabile, dunque...destino segnato.
L'altra parte di macchia mediterranea stupenda, facente parte sempre della zona cosidetta "Lente", che si estende però da via Cattolica verso sud fino a via Gabicce a mare, è pressochè integra nella sua bellezza sebbene soggetta a grave incuria e scarico di immondizia al suo interno. Questa zona è stata bonificata di recente dall' Amministrazione comunale e dovrebbe essere recintata a breve, finalmente! Nessuno aveva mai prospettato questo in passato.
Ed è proprio su questa zona "residua della Lente", per cosi dire, che si addensano nubi di preoccupazioni e pericolo, nell'immediato futuro, di "sparizione".
Ti alleghiamo, a questo proposito, un'intervento su un quotidiano on line di Fregene, della famiglia Federici, nota famiglia di costruttori locali, che a quanto pare avrebbe intenzione di edificare proprio lì nella zona di macchia mediterranea residua, cito testualmente, "
strutture ricettive, commerciali, abitative e congressuali con l'ennesimo supermercato....non se ne può più, francamente. http://www.fregeneonline.com/cronaca/ora-si-apre-la-sfida-nei-prossimi-due-anni-obiettivo-il-rilancio
Savefregene farà la sua parte nel sollevare il problema al Sindaco e giunta che, essendo sensibili all' ambiente, mi auguro si attiveranno nel senso della conservazione del patrimonio costiero di macchia rimasto e della sua messa in sicurezza e fruibilità da parte di residenti, con percorsi ciclabili e pedonali e zone d'ombra, come consigli tu, valorizzando l'immagine di ambiente "delabrè", come ha affermato Fendi in un'intervista molto azzeccata, a nostro avviso, sul lungomare di Fregene e sull'obiettivo comune "mare pulito". 
http://www.fregeneonline.com/cronaca/fregene-la-mia-adorata
Il termine fatiscente, per il lungomare di Fregene, non assume un'accezione negativa ma semplicemente di un certo grado di "understatement" tipico del lungomare di Fregene che si dovrebbe conservare facendone un punto di forza e non standardizzare con altro cemento.
Sacrificare la macchia per altro mattone? No grazie.
Staff di Savefregene


Fregene 21 maggio 2012


Il lungomare di Fregene, a sei anni dal Concorso Europeo, rimane una chimera.


Facendo una breve analisi degli ultimi 10 anni di amministrazione ambientale qui a Fregene si potrebbe concludere che le speculazioni edilizie, come consumo del territorio, sono state eccessive sul fronte dell'edilizia abitativa, scarse sul fronte dell'edilizia sociale e di viabilità sostenibile.
Potremmo parlare oggi dell'ennesimo complesso residenziale "muro del pianto ambientale" che sta sorgendo su Viale della Pineta, nato quando "il villaggio fantasma di immobildream" al cantiere, nella stessa area cioè, è ancora quasi interamente disabitato e nessuna attività commerciale è stata avviata, o potremmo prefigurarci già oggi ulteriori devastazioni che potrebbero portare alla distruzione di altre preziose zone di macchia mediterranea sul lungomare di Fregene e al massacro dei terreni agricoli di Maccarese per l'ampliamento dell'aeroporto DaVinci.

Potremmo parlarne sì, come al "solito" in questi anni, di queste cose ma come opporsi realmente a tutto ciò? 
Bisognerebbe investire tempo e risorse.

Il cittadino singolo si trova sempre più nella spiacevole situazione di paradosso, quasi Kafkiano, di dover pagare le tasse e non veder quasi niente di buono sul territorio in cui vive o viene in vacanza, cioè intendo di eco-sostenibile, e dovrebbe oltretutto occupare il poco tempo libero dalle proprie attività o quand'è in vacanza, mettendosi ad interloquire e contrastare continuamente le politiche ambientali locali "miopi" e sollecitare ininterrottamente le istituzioni quasi "sorde" in questi anni a seguire protocolli di protezione ambientale idonei e di sviluppo di infrastrutture stradali sostenibili per biciclette e pedoni.

Adesso vanno per la maggiore le rotonde c'è l'inflazione ma il senso di quella fatta su via della trigolana in aperta campagna credo sia sfuggito ai più.
E' vero che là in campagna c'è una casa ma qui a Fregene ci sono migliaia di cittadini che attendono da anni opere collettive di viabilità sostenibile.

In questi anni dobbiamo ammettere che, se da un lato i residenti e le persone, hanno cominciato a prendere consapevolezza del progressivo ed eccessivo stravolgimento ed annullamento delle risorse ambientali e paesaggistiche di Fregene e Maccarese a livello macro, le amministrazioni d'altro canto hanno seguito input e indirizzi generali di gestione del territorio "scriteriate" in alcuni casi che hanno favorito scempi edilizi su aree ad alto valore paesaggistico e di bio-diversità.

Abbiamo assistito al "solito" paradosso. Fregene usata come un bancomat.

Fregene versa al comune di Fiumicino fior di tasse e ici, su seconde case (a breve l'IMU su prime case) e non vede miglioramenti ma anzi peggioramenti continui a livello di aggressione al territorio e peggioramento di infrastrutture.
I marciapiedi nuovi, che hanno pochi anni, già cadono a pezzi in alcuni casi ,in altri casi su via Agropoli, solo per fare un esempio, la carreggiata si è ristretta a tal punto, davanti ai nuovi complessi residenziali, che non si riesce a passare con la macchina senza rischiare di uscire dalla carreggiata, non diciamo poi se si trova a passare lì una bicicletta...
Cosa ci ha guadagnato il cittadino in benessere e qualità della vita in questi 10 anni sul fronte strade, ciclabili, marciapiedi e viabilità in genere a Fregene?

E non tiriamo in ballo la "solita" tiritera dei Federici, i margini per intervenire in danno ci sarebbero stati o per eseguire migliorie, specie per le strade "colabrodo", raffazzonate ogni tanto con qualche palata di asfalto invece di essere riasfaltate ex novo.

Speriamo il prossimo anno di non vedere la "solita" sceneggiata cioè il passaggio di mezzi che asfaltano la solita strada che conduce ai seggi, il giorno delle elezioni, sarebbe un affronto all'intelligenza dei cittadini.

Che dire poi del famoso progetto del "concorso Europeo" sul lungomare di Fregene? indetto e promosso direttamente dal sindaco Canapini il quale tra l'altro ha sostenuto poco tempo fa, a mezzo stampa, che il lungomare di Fregene è la sua priorità.

Beh se lo era non si è visto e il mandato sta finendo.
Tra l'altro i soldi per le piste ciclabili e i milioni già stanziati per il lungomare sono stati devoluti altrove, in regione pare, " a che titolo non si sa" , per progetti di quale genere, non si sa.

In ogni caso non sarebbero già dovuti tornare qui a Fregene questi soldi? Invece non si sa più nulla, "desaparecidos"...

Se il sindaco ci facesse sapere come pensa di rispettare l'impegno sul lungomare e sulle piste ciclabili a Fregene sarebbe molto gradita la cosa.
Piste ciclabili, marciapiedi strade asfaltate, banchine nuove a Fiumicino città sì, a Fregene no. 
Fregene cos'è una parente povera, ricca solo per pagare le tasse e basta?

Speriamo che il Sindaco non ci dica come al "solito" che quei cattivoni degli ambientalisti bloccano i progetti delle ciclabili e sono contro una pista ciclabile sul lungomare o che sono contro un tratto di pista ciclabile che unisce Fregene alla pista già esistente di Maccarese o che sono contro un bel tratto di marciapiede nuovo, quello che manca da fare, su viale Castellammare e che conduca fino alle porte dell'oasi WWF, speriamo non dica questo perchè oggi non ci crederebbe più nessuno se mai qualcuno ci ha creduto in passato.
I cittadini si sono evoluti e non crederebbero più a queste scuse banali per giustificare l'inerzia della Giunta su queste tematiche verso Fregene.

L'unica pista ciclabile, di cui tra l'altro si auspicava la messa in sicurezza, nata simbolicamente nel 2007 per riconoscere la validità di un'idea di mobilità sostenibile sul lungomare di Fregene, idea sostenuta dall' adesione di 1300 cittadini firmatari della petizione del 2006, è stata cancellata da qualche giorno, semplicemente annullata, dalla nuova viabilità disegnata sul lungomare.
Ora sarebbe interessante capire chi disegna la viabilità a Fregene e se la giunta e il Sindaco ne sono al corrente, infatti non è raro trovare qualcuno che si fa la viabilità da solo.

C'è chi mette segnali, in modo autonomo, di rallentamento su via Portovenere, ad esempio, chi cancella "escluso residenti" sui cartelli di divieto di transito al mercato, chi disegna nuovo stop su via Portovenere all'incrocio con via Marotta in netta controtendenza rispetto agli altri della stessa via Marotta e in disconferma dell'abitudine, acquisita da anni, alla precedenza nel passaggio delle auto in quel punto e si potrebbero segnalare molti altri atti bizzarri, non ultimo chiarire cosa si sta facendo sul cavalcavia della stazione di Maccarese nella banchina centrale

La viabilità a Fregene/Maccarese è un enigma in molti sensi ma allora forse il Comune non direbbe niente se ognuno disegnasse autonomamente una pista ciclabile da solo sulla sua via ?
Insomma il sindaco Canapini ci ha preso gusto alle rotonde ma ci faccia uscire da questi vortici che ci fanno girare la testa e, per cortesia, concludendo la nuova rotonda su viale della pineta, non dimentichi di allungare dritta dritta una bella pista ciclabile da Fregene a quella di Maccarese!

Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili 2006






Fregene 15 maggio 2012

Gent.mo Sindaco di Fiumicino,

Vedo che si stanno costruendo molte rotatorie in prossimita’ della zona di Maccarese/Fregene e questo e’ un ottimo segnale di civilta’ e progresso.  Manca pero’ ancora una pista ciclabile che congiunga la stazione ferroviaria di Maccarese con Fregene..... o meglio e’ stata completata una parte che pero’ si interrompe a meta’ strada proprio tra Maccarese e Fregene.
Basterebbe veramente poco per completare l’opera ed il risultato finale sarebbe incredibile perche’ permetterebbe a tante persone di spostarsi in bicicletta tra questi due paesi.  Inoltre, sarebbe un fiore all’occhiello ben visibile ai tanti turisti che nel WE raggiungono le nostre spiagge.  E perche’ no .... si potrebbero noleggiare biciclette alla stazione per chi volesse raggiungere le spiagge senza uso dell’automobile, ma bensi prendendo prima il treno e poi noleggiando una bicicletta o magari un riscio’ a pedali (+ motore elettrico)...potrebbe essere davvero divertente ed ecologico.
Perche’ allora non lavorare subito per completare questo lavoro....con il minimo sforzo otterremmo il massimo risultato!!!!
 
La ringrazio per la sua attenzione.
 
Cordiali Saluti.
 
Daniele Annibali





Fregene 13 aprile 2011
Se volete potete aiutarmi a promuoverla almeno a Fregene.
Ho scritto alla segreteria del Sindaco ma temo non susciti interesse a livello comunale.
 
Muoviamoci nel nostro piccolo. Meglio del nulla.
 
Resto a disposizione per ogni informazione.
 
Grazie e buona giornata

Freddy
Federica Murzilli
 
SI PUO' FARE (Gesti quotidiani)
- Sempre la raccolta differenziata
- Eliminare o ridurre il consumo di acqua minerale, specialmente in bottiglie di plastica
- Utilizzare i cartoni sparsi nei supermercati per potere via la spesa

- Se puoi compra articoli con imballaggi ridotti, i prodotti sfusi ad esempio
- Limitare il consumo di acqua (i soliti: chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti etc etc)
- Aderisci alla campagna di riduzione dei rifiuti “Porta la sporta” , utilizza per i tuoi acquisti borse riutilizzabili invece dei sacchetti di plastica
Diffondi la cultura del riutilizzo, parlane con gli amici, coinvolgi i commercianti che conosci..

 





Fregene 12 febbraio 2011 - Basta scempi ambientali fatti passare per sviluppo!

"Chiediamo ai nostri colleghi che hanno perso la memoria di occuparsi realmente del territorio che governano, senza sventolare la bandiera dell’ambientalismo quando fa comodo e di unirsi al Comune di Fiumicino, del quale sono consigliere, per evitare che l’ipotetico progetto di ampliamento dell’aeroporto venga calato dall’alto, ma che possa trasformarsi in un’eventuale occasione di sviluppo economico e lavorativo”.
Tratto da “Lettera del consigliere di centro-destra Tomaino su fregeneonline”

Anche se la sinistra avesse, ipoteticamente, in passato "svenduto ai Benetton" (come sostiene Tomaino in un passo precedente della lettera) quando governava, perchè il centro-destra non si è opposto? L'avete fatto? (dovremmo riesumare le sedute del consiglio comunale di quei giorni).
E se non l'avete fatto allora, perchè demagogicamente parlate di errori del passato quando oggi il centro destra è al governo e potrebbe opporsi alla distruzione delle terre sottoposte a vincolo ambientale della riserva del litorale romano"?
Quindi ad ognuno le proprie attuali responsabilità, tocca a voi oggi difendere questo territorio da un "falso sviluppo" che non porterà benessere, nè creazione di nuovi "veri" posti di lavoro ma solo "eventualmente," come dice lo stesso Tomaino, alla creazione di nuove opportunità di sviluppo economico.
Appunto, ribadisco "eventualmente".
Scusate ma in 8 anni al governo che opportunità avete dato a Fregene per il suo sviluppo e la creazione di un turismo di qualità, eco-sostenibile, visto che Fregene vive di turismo?
Niente, Fregene ha visto solo deturpare il paesaggio, perdendo opportunità e charme.
Palazzoni e villini sparsi su quasi tutta la macchia mediterranea che avreste invece dovuto difendere dalle aggressioni!
Non un lungomare ecologico, non una pista ciclabile, non una struttura scolastica che possa godere esternamente "sulla strada" di spazi idonei e sicuri, "vivibili" per i bambini e anche i giardini interni sono in parte non fruibili e chiusi, per ragioni di sicurezza.
Quale futuro di sviluppo promettete ai nostri figli?
Un bell'aeroplano che gli passi sul tetto di casa e non lo faccia dormire la notte, un'aria da respirare inquinata dai gas di scarico, montagne di spazzatura ancora "indifferenziata” per strada, l'acqua marina avvelenata dagli scarichi non depurati?
Non siete riusciti a pulire neanche un po' il mare in questi anni!

Voi non avete fatto meglio per l'ambiente della sinistra che accusate a torto o a ragione.
Mi dispiace, ma è palesemente così.
Se questo schema di incuria e di distruzione di risorse ambientali è lo stesso schema che volete riproporre per i territori da cedere per l'ampliamento dell'aeroporto di Fiumicino, io dico no e spero siano in molti a dirlo.
Scusate ma seguendo lo stesso ragionamento di Tomaino e basandoci sulla "memoria" quasi decennale del vostro mandato, non siete credibili come ambientalisti e io non vi affiderei neanche la gestione di un piccolo fazzoletto di terra.
Perchè dovremmo fidarci di voi che curerete l'ambiente quando non l'avete fatto fino ad oggi?
Abbiamo smesso di credere alle favole già da un po' e vogliamo qualcosa di meglio per i nostri bambini.

Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili.








Fregene 15 ottobre 2010
Gentile Sindaco, i vigili dove sono?
Questa domanda, solo apparentemente provocatoria, che spesso si sentiva pronunciare sottovoce da alcuni o echeggiare nelle chiacchere da bar, si è andata diffondendo per le vie e vieppiù rafforzando nel tempo, fino ad assumere attualmente le proporzioni di una domanda urlata: “MA I VIGILI DOVE SONO?”si chiedono ormai in moltissimi qui a Fregene. Molte altre domande come conseguenze ovvie della prima, signor Sindaco, si affollano nelle menti dei cittadini e fanno a gara per uscire fuori ed avere una risposta da lei. Ad esempio. Chi si occupa adesso di vigilare sulla sicurezza stradale e sul rispetto del codice?. Un’idea dei tagli effettuati in organico a fregene si ha quando davanti ai plessi scolastici, all’ingresso e all’uscita, non si vede un solo vigile dall’inizio dell’anno scolastico, neanche il primo giorno di scuola. A Maccarese si è sfiorata la tragedia di recente e via Montanari è ancora ben presente nelle menti e nei cuori. Ragazzi e bimbi vanno a scuola, ogni giorno scivolano strisciando, a piedi o in bicicletta, fra le macchine posteggiate barbaramente in ogni dove. Molti adulti sembrano in preda ad una sorta di rito di gruppo di anarchia collettiva lì davanti alla San Giusto, dimentichi di qualsiasi forma di educazione stradale e a volte anche civile. C’è chi irrompe a velocità sostenuta nella via della scuola senza rispettare precedenze o alltri segnali perché ha fretta di andare al lavoro o chissà dove. C’è chi posteggia la macchina sulle strisce pedonali, su quel piccolo pezzetto di marciapiede sgarrupato che abbiamo, in mezzo alla strada o di traverso bloccando la circolazione, per uscire di corsa e mollare i pargoli all’ingresso. Come pensa di fare per migliorare la viabilità e la sicurezza in questo luogo senza l’aiuto dei vigili, senza marciapiedi ciclabili e senza dissuasori di velocità? Non mi sembra sia una domanda a bruciapelo visto che siete al potere da 8 anni, il vostro mandato volge al termine e c’è sempre la stessa pozzanghera enorme, quando piove, davanti alla scuola fin da quando è stata aperta (5 anni fa). I problemi mai risolti si ripresentano tutti, inevitabilmente. I tempi sono maturi per fare qualcosa, non crede?
Chi si occupa adesso di contrastare l’abusivismo edilizio e la distruzione delle aree verdi sul territorio, chi di controllare le attività commerciali, chi di rilevare i disturbi alla quiete, chi di sondare l’inquinamento acustico e ambientale?
Negli anni scorsi fino ad oggi l’abusivismo edilizio, altro esempio, è cresciuto in modo esponenziale. Come pensa di fare oggi a contrastare anche solo minimamente le aggressioni continue sempre più efferate al territorio e ad effettuare gli interventi effettivi di verifica sia di normale amministrazione sia a seguito di segnalazioni e denunce? Con chi pensa di fronteggiare questi aspetti oggi se i vigili, il braccio operativo del municipio, a Fregene non ci sono? Sindaco, dove sono? Per fare un’ esposto sull’abbandono di un cane che latra da mattina a notte (i cani lasciati soli e abbandonati anche se hanno padrone, altro problema mai risolto di fregene) ho impiegato due giorni. La sede di fregene non è competente, la sede di fiumicino dopo palleggiamenti vari fra un’ufficio e l’altro e una serie illimitata di: "non so", "chiami dopo", "il comandante Petralia non ha un'indirizzo mail" ( sa, c'è un problema da un'anno...) e altre frasi di vario genere, dice che prima o poi qualcuno verrà (quando però non è dato saperlo...) e tutti però indistintamente lamentano un dimezzamento di organico e limitazioni forti nelle pattuglie operative. Fregene è sempre più abbandonata a sé stessa, città dormitorio, alla mercè dei ladri, senza presidi di polizia dello Stato, praticamente nessun vigile operativo e i carabinieri anche loro subiscono la mancanza di personale. Quali piani avete in serbo per fregene? Che volontà politica o di altra natura agisce nello smantellamento progressivo delle forze dell’ordine? Cosa devono fare i cittadini secondo lei? Ci dia un consiglio, intervenga subito, la pazienza è finita. Per quel che compete all’amministrazione comunale come giustifica la totale assenza sul territorio della polizia municipale operativa? Questo esige una Sua risposta immediata.
Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili


Fregene 4 luglio 2010 - Cari amici,
io e gianni abbiamo pensato di scrivere queste righe rivolte al caro sindaco del comune di fco per scrollarlo dal suo "dormir continuo" riguardo il degrado ormai dilagante nelle vie di fregene...se la pensate come noi srcivete qualcosa al riguardo oppure leggete e mettete la vostra firma inviatelo a :segreteria.sindaco@fiumicino.net..... dopo un pò di mail si sveglierà, no???grazie laura 






Fregene 6 luglio 2010 - Gentile Signor Sindaco Canapini,
io e la mia famiglia viviamo a Fregene da molti anni, e la nostra casa questa estate si avvolge di un olezzo fortissimo e terribile!
Da cosa è dato questo odore?
Bè immagini un pò...
I cassonetti della spazzatura oramai divelti e senza tappi...
Immondizia come una cascata accanto ai cassonetti per giorni e giorni...  
La puzza è incredibile, è mai venuto a farsi un giro da queste parti?
A Fiumicino non c'è questa situazione!
Lei potrà rispondermi che la ditta appaltata è fallita e che avete dei problemi, bene,
io come cittadina non ne ho colpa, ma come cittadina ho il diritto di vivere in modo non decente, nemmeno sufficientemente adeguato ma almeno con una parvenza di umanità! Sì questo da cittadina lo considero il minimo!
Veramente ho tanti rimpianti di quando Fregene era dell'amministrazione comune di Roma, visto il degrado con cui mi lasciate vivere.
Saluti. 
Gianni & Laura Neiman

Fregene 6 luglio 2010 - Gentile Signor Sindaco,
anch'io sono residente a Fregene con la mia famiglia,
mi permetto di aggiungere che non solo noi cittadini abbiamo il diritto ad una città pulita ed igienicamente sicura, ma soprattutto il Comune ha il dovere di assicurare il mio diritto, a discapito di qualsiasi e dico "qualsiasi" problema dovesse presentarsi. Non ci sono scuse, non ci sono "ma"! Si tratta, appunto, di un diritto basilare!!!!!
Venite voi a spiegare ai nostri figli che esistono dei "motivi plausibili" per spiegare questo degrado e provate a spiegare loro anche le reazioni ed esasperazioni di chi da tempo scrive CARTELLI NON PROPRIO ORTODOSSI vicino ai cassonetti!

Tiziana Pino

Fregene 6 luglio 2010 - Anch'io vivo a Fregene e non riesco a comprendere come nell'anno 2010 il Comune di Fiumicino abbia un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti così inefficiente. Oramai, anche paesini isolati della Sardegna hanno adottato un sistema di raccolta differenziata porta a porta ed eliminato quei cassonetti indecenti e stracolmi di rifiuti in deterioramento che caratterizzano le strade di Fregene. Se già d'inverno la situazione rifiuti è inaccettabile, d'estate il tutto è aggravato dall'aumento della popolazione ed il caldo torrido.

Tempo fa ad una riunione a scuola sull'iniziativa Eco-school l'assessore all'ambiente aveva comunicato che finalmente anche il Comune di Fiumicino avrebbe adottato l'indispensabile sistema di raccolta differenziata porta a porta. Come mai ciò non è avvenuto ma la situazione è persino degenerata?
La saluto, fiduciosa in una risoluzione entro breve di questo gravoso problema.
Stefania Valentino

Fregene 6 luglio 2010 - Gentile Sindaco, assessori e consiglieri,
siete mai passati da Fregene in questi anni? Conoscete il lungomare e la desolazione in cui é lasciato marcire, ridotto d'estate ad uno sciatto e disordinato mega-posteggio? La pineta è ancora chiusa, non c'è freegenius quest'anno e allora forse non c'è fretta di sbrigarsi a riaprirla al pubblico? L'immondizia per le strade continua ad esserci, forse non siete in grado di appaltare a ditte serie la sua raccolta? Continuiamo a farci male con la fiumicino (dis)servizi che tra l'altro è una partecipata del Comune di Fiumicino,  ma non funziona...quei pochi e insufficienti  bidoni che ci sono, sono quelli del '15-'18, hanno fatto la guerra e a passargli vicino ci vuole la maschera anti-gas.
Sono una cittadina di questa località e vivo qui da più di dieci anni. Ho una figlia di otto anni ed ogni volta che si esce in bicicletta  rischiamo la vita su queste strade, prive di piste ciclabili, e con crateri così grossi sul manto stradale che le rendono quasi tutte impraticabili con la bicicletta, a piedi e con la macchina infine, al primo acquazzone, nelle buche, e non solo in quelle, si formano dei laghetti pluviali , uno enorme proprio davanti alla scuola S. Giusto che si potrebbe percorrere con una barchetta. Fregene non è solo quella dei vip che vengono qui un week- end ogni tanto e dicono che è tutto bello e affascinante o quella del premio fregene per Fellini ( del quale tra l'altro ricordo che l'amministrazione ha lasciato abbattere la sua villa senza batter ciglio)  o quella dei turisti della domenica che qui prendono il sole e poi in molti lasciano solo smog e cartacce un po'dovunque. In questi anni i residenti hanno visto crescere solo il business immobiliare, i cantieri, le tasse e la sporcizia in giro ma il resto: servizi alle persone, strutture sociali e ricreative per bambini e adolescenti, infrastrutture di qualità, il decoro urbano, la cura delle aree protette ... tutto tace in un'immobilismo che ha dello straordinario quando non peggiora, purtroppo, a vista d'occhio. Le giunte che si sono susseguite in quest'ultimo decennio si sono tutte invischiate in dialettiche autoreferenti assolutamente sterili promettendo che tutto sarebbe cambiato e alla fine hanno cambiato molto poco le cose e quasi tutte in peggio. Nessuno nella giunta ha voluto nè ha avuto il coraggio o la forza d'improntare cambiamenti basati su un restyling urbano sostenibile per Fregene. Si sfiora il grottesco. Si aspetta da anni un lungomare semplicemente ecologico ma  nulla é abbastanza bello per Fregene,  mentre qui si vive con strade colabrodo e servizi quasi da terzo mondo. Vorrei dire ai nostri amministratori:" vergognatevi di farci vivere così, svegliatevi noi vogliamo delle cose normali, per condurre una vita dignitosa e funzionale al benessere psico-fisico. Se questo non si può avere perchè ci sono in ballo interessi economici più grandi e speculazioni territoriali inammissibili o magheggi incomprensibili di quel genere non utile a noi cittadini, allora ci ribelleremo in qualche modo. Abbiamo scritto a tutti in questi anni ma nulla è sembrato smuovervi nei confronti di Fregene. La situazione è ormai grave bisogna che qualcuno si faccia carico di agire. Oggi dobbiamo uscire da questo impasse. Se l'immondizia continuerà a restare per le strade o fuori dalla discarica di via Cesenatico, perchè dentro non si accetta praticamente più nulla (la discarica ormai è fuori, dentro è tutto lindo e pulito) verremo a portarvela davanti al Comune di Fiumicino magari nei Vs. begli uffici freschi e puliti chissà che questo risvegli la Vs. attenzione. Fin'ora la penna e le critiche costruttive non sono bastata a farvi raddrizzare le reni per deliberare qualcosa di ecosostenibile nei vostri consigli comunali. Forse per combattere questa battaglia contro la Vs.inefficienza e inefficacia ci vuole la lotta a suon di sacchi di immondizia davanti ai Vs. cancelli come c'è davanti ai nostri da molti anni ormai. Non è escluso che si organizzi, la gente residente è esasperata di subire il malgoverno. Vi scongiuriamo... fate qualcosa di ecologico, anche una sola cosa, una soltanto, togliete l'immondizia dalle strade, sono quasi otto anni che governate, ve ne saremo grati.
 Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili
 


Fregene 6 luglio 2010 - Sono d’accordo su questo problema e colgo l’occasione per evidenziarne un altro.....ma quando rivedremo piu’ la nostra pineta??  Che dobbiamo fare per farla riaprire prima possibile? Mi pare che con la storia dei pini malati (e credo sia tutto da verificare bene) per ora hanno solo eliminato dei pini secolari ed impacchettato bene una delle zone piu’ belle e vivibili di Fregene!!   
 
Un saluto, Daniele
Π Save resources and environment for Next Generations


Fregene 6 luglio 2010 - Mi unisco al coro di proteste per il degrado delle strade di Fregene, ridotta ormai ad una grande discarica.
Mario Corinthios


Fregene 6 luglio 2010 - OGGETTO: VALORIZZAZIONE FREGENE
 
Gentile Signor Sindaco Canapini e Signor Assessore Proietti, Vi scrivo proponendo le seguenti iniziative per migliorare almeno l’impatto iniziale del villeggiante e del residente che arriva a Fregene:
 
1. Rimozione rifiuti: mentre decidete cosa agire con la Fiumicino Servizi, utilizzate le associazioni locali per organizzare delle raccolte straordinarie dei rifuti.
 
2 Certamente conoscete lo stato attuale della Pineta monumentale, se ancora non sono stati messi in sicurezza tutti gli alberi potreste intanto far pulire tutto il perimetro (ad oggi pieno di rifiuti) e far riparare le staccionate cadute , è l’ingresso di Fregene e non facciamo bella figura
 
3. Dovete far regolamentare ed far rimuovere i cartelli privati (presumibilmente abusivi) piazzati sulla segnaletica stradale comunale (allego foto ad oggi)
 
3. Ci sono vari paletti abbattuti dagli automobilisti. Le assicurazioni dovrebbero risarcire, perché bisogna aspettare tanto tempo per raddrizzarli (allego foto ad oggi)
 
4. Alcuni marciapiedi sono impraticabili per i pedoni con rischio per gli stessi poiché devo passare sulla strada (allego alcune foto).
 
5.La zona di raccolta rifiuti ingombranti è senza indicazioni di orario di apertura. Basterebbe posizionare un cartello per informare i cittadini e promuoverne l’utilizzo con delle locandine l’utilizzo.
 
6. Perché non posizionate una grande scritta    sul prato con scritto BENVENUTI A FREGENE? 
 

Sono  piccoli interventi rispetto alla complessità del territorio, pensa sia possibile FARE qualcosa.
Nella speranza di avere un riscontro a questa mia lettera auguro buon lavoro e invio cordiali saluti,
Federica Murzilli 

Dopo qualche giorno la risposta del Sindaco (vedi sotto)




Fregene 2 maggio 2010 - Casco in bici, tutto da ridere...
E’ incredibile come questa nuova norma, se passerà, possa limitare la gioia e la libertà di poter inforcare la bicicletta e partire. Vi immaginate a Fregene località di mare, andare in spiaggia con il casco? Certo qui di buche ce ne sono tante e potrebbe servire... I caschetti poi sono soltanto formalmente protettivi e non riparano adeguatamente la zona posteriore della nuca, quella più a rischio. Allora ci viene da lanciare una provocazione: “Perchè non si obbligano i ciclisti ad indossare il casco integrale”? Magari poi si potrebbe estendere l’obbligo di indossarlo anche ai podisti, agli atleti, ai giocatori di calcio e ai centometristi che vanno veloci, quasi e a volte più di una bicicletta. Continuando con i paradossi si dovrà poi portare il casco sempre con sè perchè se si sarà in ritardo e si deciderà improvvisamente di correre per prendere l’autobus si dovrà indossare subito il casco, per evitare le multe e non rischiare la vita, cadendo. Sarebbe interessante sapere secondo le statistiche ufficiali qual'è l'incidenza nella popolazione italiana delle persone morte per trauma cranico andando in bicicletta e quante sono invece le persone decedute andando a 150 km orari in automobile. E’ ridicolo che nella stessa proposta di legge si faccia passare l’obbligo del casco in bicicletta per adulti e per i minori ( generazioni e generazioni sono cresciute benissimo senza) e dall’altra parte si aumentino fino a150 km orari i limiti di velocità per le auto. Sembra passare l’idea che la bicicletta è pericolosa e miete molte vittime sulla strada mentre invece sappiamo che è vero l’esatto contrario, gli incidenti automobilistici mortali, soprattutto fra i giovani, sono dovuti all’alta velocità al volante. Allora, per assurdo, vogliamo proteggerli da bambini sulle bici per poi dargli la licenza di rischiare la vita da adulti andando ad alta velocità. Come si può osservare sempre più spesso, la coerenza non è una delle doti principali delle leggi e allora qual è? Magari il business?. Forse qualcuno al governo ha urgente bisogno di appaltare la produzione di qualche milione di caschetti per le biciclette.
Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili



Fregene 22 marzo 2010 - Campagna per ridurre il consumo dei sacchetti di plastica
Ciao a tutti,
Ho aderito a questa campagna per ridurre il più possibile il consumo dei sacchetti di plastica.
Come forse saprete dovevano essere fuorilegge dal 1 gennaio 2010 ma in italia ci siamo dati ancora un altro anno di tempo.
Per farla breve chiedo il vostro aiuto di persone attente.
Potreste diffondere questo messaggio attraverso le locandine che vi allego.
Chi avesse contatti con i media potrebbe fargli avere queste informazioni.
Per i più curiosi potete visitare il sito
www.portalasporta.it.
Si muovono a livello nazionale e molti comuni e la stessa provincia di roma hanno aderito, ma non ho visto ancora in giro nulla.
 
Spero di sentirvi presto
Grazie e buona giornata,





Freddy
Federica Murzilli
 
SI PUO' FARE (Gesti quotidiani)
- Sempre la raccolta differenziata
- Eliminare o ridurre il consumo di acqua minerale, specialmente in bottiglie di plastica
- Eliminare quei piccoli sacchetti di plastica che generalmente contengono piccoli oggetti (es.; farmaci, lampadine, pane e tanti altri)
- Utilizzare i cartoni sparsi nei supermercati per potere via la spesa

- Limitare il consumo di acqua (i soliti: chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti etc etc)
- Spegnere sempre le luci




Fregene 29/12/2009
 Si torna a parlare di nuovo della realizzazione del progetto del lungomare di Fregene, dopo tre anni dal concorso europeo indetto dal comune di Fiumicino. Parole, intanto, i fatti più salienti, in questi tre anni, hanno segnato la sparizione di quasi tutta la macchia mediterranea del litorale, sulle cui ceneri sono sorti ben 50 villini, ad onorare una convenzione stipulata in base a criteri di lottizzazione a dir poco vessatori, per l'impianto urbanistico della piccola località marina. La convenzione si è arenata ad ottobre dopo il sequestro di queste 50 ville da parte della polizia forestale dello Stato. Fra i capi d’accusa ipotizzati, per un' azione di tale portata, il principale si rifarebbe ad una presunta mancanza di autorizzazioni della Regione al Comune. La riflessione più amara riguarda dunque i ritardi nell'intervento a tutela del territorio, vista la farraginosità e la conflittualità, in certi casi, di alcune leggi che stabiliscono le competenze dello Stato, della Regione e del Comune in materia di regole di edificabilità e su tematiche inerenti ai vincoli paesaggistici. Spicca soprattutto, agli occhi dei cittadini che vivono quotidianamente sul territorio, una volontà del legislatore a tratti contraddittoria e non unidirezionale, “legibus sic stantibus”, in materia di tutela dei beni naturalistici, culturali e identitari locali. In questi ultimi anni  è sembrato di essere in balia di una mente schizofrenica che ha sostanziato gravi patologie a carico del corpo territoriale comunale. Lo Stato dice una cosa, le Regioni un’altra, la Provincia un’altra e il Comune un’altra e poi ognuno legifera ed esegue in deroga, per conto proprio, interpretando a piacimento la norma dell’altro e le realtà ambientali. Dopo si danno battaglia nei tribunali, nel frattempo cambiano i governi e le leggi, passa il tempo e piano piano silenziosamente e irrimediabilmente la natura muore sotto il cemento e la messa in opera di progetti aberranti, sommersa dalle carte di atti processuali esasperatamente tardivi, la destrutturazione progressiva dei capi d’imputazione fino ad arrivare alle lapidarie e tombali parole “il fatto non sussiste”. Infine tutto va avanti come prima e spesso i cantieri sigillati riaprono come se niente fosse successo. Se ne verrà mai a capo di tutto ciò? Anche i cittadini forse a questo punto dovrebbero andare ad arricchire i faldoni processuali con una class-action, visto che, anche noi, pagando le tasse, siamo portatori di interessi sul territorio e vorremmo capire perchè le bellezze naturali del luogo, che tanto ci piacevano, sono state deturpate dalla speculazione. Una soddisfazione immediata per noi potrebbe essere intanto quella di vedere qualche ruspa in azione, in tempi rapidi, là dove sono state sparse tonnellate di cemento senza essere in possesso (se è vero) di chiare e trasparenti autorizzazioni e lecite concessioni edilizie che hanno devastato la costa e oscurato la vista del mare e inoltre una condanna, che ci piacerebbe applicare, potrebbe essere quella di obbligare chi ha speculato e i loro eredi a ripiantare e a curare per 100 anni almeno, ogni giorno, ettari ed ettari di nuova macchia mediterranea lecci e piante estirpate ...La troppa elasticità e disinvoltura nel raggirare e nell’inabissare le tutele al paesaggio o nell'autorizzare eccessive cubature che stravolgono la zona costiera, devono subire una battuta d’arresto, dovrebbero esserci in compenso poche leggi chiare e di univoca interpretazione a sostegno della massima conservazione delle poche ricchezze naturali che restano.
In questo modo e con i dovuti controlli si potrebbe efficacemente prevenire il danno ambientale, anzichè punire quando il danneggiamento è irreversibile. Ad esempio la forestale è accorsa in tempo, mesi fa, sull’area verde vicino alla stazione dei carabinieri per una strana moria di lecci e l’intervento a priori è servito a non rendere edificabile un’area ambita dai costruttori in centro Fregene. Lo stesso si potrebbe fare per la macchia mediterranea ancora “viva”  sul nostro litorale, lo stesso si potrebbe fare bloccando progetti speculativi di ampliamento aeroportuale, devastanti per le comunità locali, sui terreni agricoli dei Benetton della Maccarese Spa, lo stesso si potrebbe fare sulle aree naturalistiche a rischio annullamento per l’edificazione dell’interporto, lo stesso si potrebbe fare per tutte le aree già protette e di interesse naturalistico che purtroppo sono succubi di una sorta d’incuria “cronica” o in altri casi d’interesse “intermittente”(vedi, per esempio, la pineta, vittima illustre di tanti errori gestionali passati e presenti).
Oppure si aspetterà anche in questi luoghi fra qualche anno  l'intervento sul letto di morte, da parte della polizia forestale, per mettere i sigilli, quando il danno ambientale sarà ormai irrecuperabile?
Neanche una class-action a quel punto potrà salvare il nostro ambiente, sarà troppo tardi per riaverlo indietro integro e per cederlo ad altri in eredità.
Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili
 



Fregene 7 febbraio 2009
Sembra che a breve la nostra macchia mediterranea sul lungomare verrà censita da un tecnico esperto, incaricato dal comune, per decidere quali siano le specie arboree da proteggere e quali dovranno invece  soccombere, per essere immolate sull’altare del dio cemento che richiede sacrifici sempre più ambientalmente sanguinosi per mantenere in vita il circuito nefasto della speculazione edilizia a tutti i costi, anche in aree paesaggitiche inidonee. La cosa divertente, se così vogliamo, è che tutta l’operazione viene fatta passare come decreto salvapiante, non mettendo minimamente il focus sull’impatto visivo prospettico delle nuove costruzioni sul lungomare nè tantomeno sulla distruzione di un ecosistema, molto prezioso nel suo complesso non solo per alcune piante prese a sè stanti.
Il fattore umano istintivo di richiamo all’ampio respiro degli spazi aperti, le tracce mnestiche del passato ambientale di Fregene ,zona di intricata vegetazione di macchia mediterranea affacciata direttamente sulla fascia costiera, che possono non interessare all’amministrazione per il problema dei bilanci, ai costruttori per i loro incassi milionari o agli amanti della città per preferenze indiscutibili, sono invece significativi per chi è nato qui o ha scelto di vivere qui, proprio perchè entrambi evocano un senso di libertà dalla costrizione  della  “cultura rettangolare” e di “mondo fabbricato”(G.W.Allport) che, per chi li volesse possono appunto essere  rintracciabili in qualsiasi città. Perchè viviamo a Fregene, nonostante tutto, vorremmo dirlo, finalmente alla nostra pubblica amministrazione. Resistiamo da anni ai disservizi che ci attanagliano: strade piene di buche come nel Burchina Faso, allagate come a Venezia senza essere là.
Portiamo i nostri figli a scuola da anni senza poter passare sui marciapiedi  occupati indebitamente o inesistenti,con gli alti stivali di gomma per superare gli allagamenti, passando fra cumuli di immondizia e sporcizia. Per brevità tralascio altre cose importanti per affermare che, nonostante Fregene si stia imbruttendo da qualche anno a causa della speculazione immobiliare, molti  continuano a vivere qui. Ebbene, perchè continuiamo a vivere qui? Vorremmo lo sapesse caro Sindaco, assessori,ministri e parlamentari che vi occupate del territorio e della salvaguardia degli assetti culturali, ambientali e identitari.
Viviamo qui in molti, non perchè non abbiamo scelta o siamo masochisti ma per Fregene, sì è così, per come è ancora, per l’atmosfera di libertà dal cemento che si respira ancora, per la percezione di ampi spazi visivi ancora. Molte cose sono già state perse: le lunghe prospettive visive che, dalle vie dritte, conducevano direttamente al riverbero della luce sul mare ora si scontrano in alcuni punti direttamente con l’oscuramento  di barriere architettoniche sul lungomare, anche la visione della pineta monumentale è stata in ampi tratti cancellata dalle cubature eccessive dei condomini d via Agropoli.
Se il vostro scopo è quello di attaccare Fregene ad un respiratore artificiale, perchè le avrete levato anche l’ultimo polmone verde,
18 ettari di macchia mediterranea da via La Playa a via Gabicce mare, tutto in mano ai costruttori,( il solo pensiero fa tremare le vene ai polsi) spero che incontriate molti ostacoli sul vostro cammino.
Le associazioni locali, i nostri consiglieri di Fregene, i cittadini semplici e anche illustri che qui vivono, la balnearia: c’è qualcuno che può imporre un veto?
Le onlus ambientali Legambiente, WWF, Italia Nostra e quanti altri: possono opporsi efficacememente alle lobby del cemento? Ma soprattutto lo Stato, il ministero dell’ambiente o la protezione dei beni paesaggistici possono intervenire per vincolare e istituire una protezione su questa area per salvaguardare la biodiversità e gli animali selvatici che in essa vivono?C’è qualcuno che può salvare questo patrimonio naturale? Potremmo dare il nostro  contributo locale per un futuro migliore  al nostro pianeta invece di dare una mano a gettare ombre lunghe sul suo destino.
Silvana Lovera Comitato petizione piste ciclabili

 

Fregene 6 novembre 2008
Le campane a morto a Fregene hanno il suono sordo e lugubre delle ruspe, delle gru e delle colate di cemento. La “perla del Tirreno” è ormai una grande discarica a cielo aperto, dove il degrado umano si unisce a quello delle strade. Al posto del tanto auspicato lungomare, mostruosi casermoni e ville di dubbio gusto stanno distruggendo per sempre le aree verdi del centro abitato, conferendogli un aspetto sinistro, molto simile a quello delle più tristi periferie romane, dove l’ingordigia dei costruttori e la logica del profitto e della speculazione selvaggia non trovano, sfortunatamente, un freno. Presto quelle ruspe arriveranno davanti casa mia e devasteranno anche quella parte di pineta, ne sono certo. Ma io non assisterò a questo ennesimo scempio. Che siano altri ad intonare il “de profundis”, a denunciare, a lottare, a vagheggiare ancora un futuro migliore per Fregene.
Mario Corinthios



Fregene 26 ottobre 2008
Gentile Sindaco,
é di questi giorni la notizia che vede prossima al traguardo l'approvazione della legge " salva-ville", ad hoc per Fregene ( leggo su Quifregene di ottobre). Finalmente, verrebbe da dire a tutti quei cittadini che spingevano ad una forte presa di posizione in tal senso. Alla fine sembra che la nostra amministrazione comunale, grazie anche alle recenti leggi a livello nazionale che fanno pressione quando non obbligano gli enti locali ad agire per la salvaguardia dei patrimoni storici-culturali e paesaggistici, abbia deciso di spezzare quel circolo vizioso del disinteresse (che certe volte equivale indirettamente a favorire) verso il progressivo incenerimento dell'eredità architettonica lasciata a Fregene in alcuni casi da fior fiore di architetti. Alcuni grandi costruttori/speculatori , dopo aver acquistato una villa, ( o un terreno) in presenza di alcune leggi elastiche in materia urbanistica e grazie ad altri escamotage per aggirare i vincoli di protezione, hanno agito e agiscono ancora di fatto per trarre il massimo degli utili. Ogni costruzione acquistata subisce, a prescindere, lo stesso trattamento: abbattimento, annullamento materiale e anche del valore simbolico-culturale nel caso si tratti di ville storiche e poi si passa all' edificazione in regime di massima economia speculativa. Complici progetti scadenti non certo di architetti che abbiano qualcosa da dire nè sul fronte dell'innovazione abitativa, rispettosa delle emissioni nell'ambiente (un paio forse i pannelli solari installati sulle recenti costruzioni) nè nel campo di soluzioni creative per l'abbattimento dell'impatto ambientale e integrazione paesaggistica nè tantomeno un progetto pilota urbano avvenieristico che si possa definire funzionale al benessere della popolazione o semplicemente "bello" a livello estetico.
Purtroppo è mancata la qualità nella progettazione di quasi tutte le abitazioni private ( sul lato delle strutture sociali, nulla si è visto) realizzate di recente nella località.
I costruttori esprimono in modo quasi ossessivo-compulsivo le stesse azioni, lo stesso clichè: acquisto, abbattimento ville, vandalismo ecologico e seguente ricostruzione di tante case quasi tutte appiccicate, alcune tutte brutte uguali, altre insignificanti, storia che va avanti da qualche anno e che ha prodotto danni incalcolabili in termini di eco-sistema urbano, di valenza affettiva di attaccamento al territorio e non ultimo di promozione di immagine e di un turismo culturale ed ecologico di qualità. Questa brutta storia sembrerebbe essere sul viale del tramonto, se le voci sono vere.
La sproniamo Sindaco a non porre alcun indugio e ad approvare anche se tardivamente la legge salva-ville in modo che non si debba più assistere ad un dejà vu quale la polverizzazione di un'altra villa Fellini o Pecorella o Fiorita portatrici ognuna, nel suo genere di un soffio di vitalità e di un legame col passato.
Lo sviluppo globalizzante e stereotipizzante, che avanza e che sta impoverendo anche il tessuto urbanistico di Fregene deve essere frenato e convertito in uno più consono all'humus su cui si innesta, partendo da un superamento della mediocrità progettuale e che si ponga obiettivi di innovazione infrastrutturale qualitativa non speculativa ed eco-sostenibile.
Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili.


Fregene 6 settembre 2008
Salve a tutti,
mi chiamo giorgio, amo fregene e quel che rappresenta e vivo come un fallimento (da italiano) che villa fellini non sia stata utilizzata per qualunque cosa anzichè essere annientata. Non uso il termine demolita ma annientata proprio perchè un immobile si demolisce mentre un vaolre si annienta e certe "case" sono più valori culturali e scociali che immobiliari. almeno io la vedo così. Scrivo a voi per sapere a chi mi posso rivolgere per avere informazioni sulla casa di Moravia sulle rive dell'Arrone. sapete dirmi se è di proprietà del comune o di privati? l'intenzione sarebbe quella di utilizzarla in affidamento temporaneo per insediarvi iniziative di carattere culturale che ne garantiscano la sopravvivenza. Prima di coinvolgere un gruppo di associazioni e politici che potrebbero essere interessati a darmi una mano per evitare un altro scempio (soprattutto se si pensa che in tutto il mondo le case, casette, monolocali, sgabelli da pub usati da artisti e uomini storici diventano patrimonio e meta di visita) vorrei avere qualche info in più. Vi ringrazio per l'attenzione e spero di avere vostre notizie quanto prima. Buon lavoro.
Giorgio


Fregene 22 agosto 2008
Buon giorno a tutti
Vi scrivo per fare a tutti voi, competenti e responsabili, la seguente domanda:
Ma a Fregene ci sono delle deroghe al codice stradale?.
La mia domanda non vuole essere polemica, ma vuole esprimere tutto il disagio che in questo periodo estivo si avverte girando per le strade di Fregene.
Disagio provocato dall’insolenza e degli automobilisti,
 
·       i divieti di sosta non sono più rispettati (un esempio davanti all’ufficio postale),
·       i sensi unici sono qualcosa che allungano la strada per la propria dimora quindi non si rispettano,
·       i marciapiedi sono impraticabili poiché, è qui che si posteggia non sulla carreggiata,
·       l’utilizzo delle minicar con oltre 2 persone a bordo,
·       l’uso del casco è in calo,
·       auto parcheggiate al centro della carreggiata.
Potrei dilungarmi oltre nell’elencare altre situazioni "ma" credo che queste sono sufficienti.
 
Ieri, in via Castellammare di fronte al bar Camillo, un’auto era parcheggiata all’inizio del marciapiedi ostruendo il passaggio di una persona in carrozzella ho provato a dire al proprietario dell’automezzo che non era giusto, purtroppo l’arroganza della persona a messo fine al mio intervento in quanto ho capito quanto ci sente autorizzati a fare il proprio comodo visto e considerato che a Fregene tutto è permesso.
 
Con queste poche righe vi chiedo d’intervenire intensificando i controlli per far capire a tutti che questo luogo
ha un codice stradale da rispettare come qualsiasi altro posto.
 
Certo di un vostro interessamento nell’augurarvi buon lavoro invio cordiali saluti.
 
Oronzo Vincenzo
Via Gioiosa Marea 108 Fregene
Tel 335 7293240


Fregene 16 agosto 2008
Vi volevo girare questa lettera scritta recentemente da una persona che e' venuta al mare a Fregene e si e' dovuta scontrare contro le prepotenze dei gestori degli stabilimenti. Fatti del genere sono da terzo mondo!!!! Non permettere l'accesso ed il transito in spiaggia, se non dietro pagamento di un biglietto di entrata sono fatti scandalosi che le autorita' non dovrebbero permettere!!!!! Ci sono leggi chiare in merito!!!! Il nostro litorale e' divenuto una proprieta' privata!! Mentre sappiamo bene che il mare e' un diritto di tutti. E faccio notare che gli stabilimenti di Fregene oltre che sono delle vere e proprie barriere architettoniche, che nascondono la vista del mare, sono spesso e volentieri anche mal tenuti... muretti massicci e rovinati, reti metalliche arrugginite, quando va bene sono piante grasse e cactus pieni di spine e impolverati!!!! Se c'e' qualcuno che ha gli attributi e le carte in regola per farsi rispettare, e amore per Fregene ...senza necessariamente valutare riscontri ed entroiti economici...perfavore faccia qualcosa per proteggere i turisti e i cittadini di Fregene:
- transiti in spiaggia non concessi se non a pagamento!!
- muretti, staccionate e reti metalliche da eliminare!!
- spiagge libere attrezzate "mascherate" da stabilimenti, che non
mostrando all'entrata chiaramente la loro reale concessione "ingannano"
il turista che si vede costretto a prendere un lettino o un ombrellone.
- spiagge libere e passaggi liberi vergognosamente sporchi (vedi
spiagge a sud del canale acque basse e a nord dell'Arrone)
- invasione di cemento e nuove costruzioni al confine con il
"lungomare"
- mal gestione del traffico che impazza sul "lungomare"... "lungomare"
appunto che dovrebbe essere solo pedonale e ciclabile!!!!!

Grazie per il vostro aiuto!!!!!


Da: "Daniele Di Zio"
Data: 08 agosto 2008 22:18:00 GMT+02:00
A: ,
Oggetto: Accesso vietato e fatti incresciosi a Fregene



Salve volevo segnalarvi una serie di fatti sgradevoli che mi sono accaduti il 7 e 8 Agosto 2008 presso Fregene.

Giovedì 7 Agosto mi trovavo nei pressi dello stabilimento "il patio" a Fregene e non trovando nessuna spiaggia libera ho chiesto presso lo stesso stabilimento la possibilità di passare per la spiaggia e potermi recare a una spiaggia libera, esternamente spesso non è possibile vedere spiaggie libere a causa dei stabilimenti che coprono la vista.
L'ingresso mi sarebbe stato consentito solo se avessi pagato a loro un pedaggio o altrimenti sarei dovuto passare per il varco libero posto a fianco mezionando che c'era un ordinanza comunale che consentiva a loro di inibire il passaggio, dopo essere stato trattato in malomodo dai gestori dello stabilimento ho chiamato la municipale di fregene (via della pineta di fregene) spiegando la situazione.
La municipale per telefono mi ha confermato l'esistenza di un ordinanza comunale (rilevatosi errata) che spiegava che se nelle vicinanze c'è un varco pubblico lo stabilimento può inibire il passaggio.

Allora mi sono recato per questo varco pubblico ma questo varco era in condizioni igenico sanitarie a dir poco pietose.
Il varco è lungo 40 metri e largo 0,5 m campeggiato da mura alte, il fondo sabbioso è pieno di escrementi,urina ortiche per non parlare dell'odore nausabondo con l'aggravante che la gente in spiaggia ci si reca in ciabatte e calzoncini. Quindi ricontattando i vigili urbani mi è stato detto che potevo fare l'esposto per le condizioni per il varco pubblico mentre per l'accesso allo stabilimento c'era la sopracitata ordinanza comunale che mi metteva in situazione di torto.
L'8 Agosto mi sono recato al comando dei vigili di fregene per l'esposto e non sono riusciti a mostrarmi l'ordinanza comunale comunque sotto consiglio degli stessi e con una copia dell'ordinanza mi sono recato presso "Assessorato Ambiente e Turismo" in via dei Butteri a Maccarese, dove mi hanno detto che non esiste nessuna ordinanza comunale e che il varco deve essere sempre consentito e mi è stata data anche una copia della finanziaria (art.9).

Quindi mi sono ri-recato al comando dei vigili mostrandogli la legge visto che loro non la trovavano.
E qui avviene il fatto più increscioso l'atteggiamento dei vigili è completamente cambiato mi è stato detto che comunque in alcuni casi il gestore può contravvenire alla legge e se lo ritiene opportuno inibire il passaggio (senza più citare i 100m dal varco) senza mostrarmi uno straccio di documento ufficiale dicendo che la legge italiana è piena di cavilli e che dovevo chiamare al momento del problema e non venire dopo; io ho fatto presente che alle 13.00 avevo chiamato e che mi è stato detto che l'ordinanza comunale lo permetteva e il vigile ha contrabattuto (era la stessa che era la telefono) che avevo sbagliato a chiamare durante il cambio turno e ed è normale che ho ottenuto una risposta del genere, sbrigativa! Visto e considerato che giustamente qui Fregene e come in qualunque posto si è sempre pronti a fare multe quando si è in errore sarebbe pure gradito essere tutelati inanzitutto con più chiarezza e gentilezza e in secondo luogo con più giustizia quando si è nel giusto.

Credo che andrò a fondo in questa faccenda.
Se volete un contatto telefonico il mio numero è:3397634408 Daniele Di Zio.




Fregene 4 agosto 2008
Salve. Residenti a Fregene, mio marito ed io siamo dei "fanatici " della raccolta differenziata sottoponendoci ogni volta alla ricerca del cassonetto vuoto, spesso con scarsi risultati, così che il più delle volte ci portiamo appresso sacchi e sacchetti fino a Roma dove lavoriamo. Ora abbiamo saputo da persona che dovrebbe essere bene informata per la carica ricoperta che la raccolta differenziata di fatto a Fregene non esiste, è solo fumo, tutto finisce in discarica. Cosa vi risulta? Può essere vero? Potreste fare delle verifiche?   
Ringraziandovi per il vostro impegno, vi saluto cordialmente
Grazia Marchesini

Invitiamo gli amministratori e cittadini informati sull'argomento ad intervenire per chiarire la questione.
Noi dal canto nostro ci informeremi e vi faremo saprere. staff savefregene


Fregene 20 luglio 2008

Mare pulito sul litorale laziale : Fregene L'unica Perla...nera!
Ancora una volta il nostro litorale risulta il peggiore della costa laziale, sia per la
qualita’ dell’acqua e sia per la gestione degli stabilimenti (barriere architettoniche sia per la vista del mare che per l’accesso all’arenile) a discapito delle pochissime spiagge libere rimaste. Per una localita’ la cui principale attrazione e’ il mare...direi niente male!!  ...e non me la prenderei con chi scrive questi articoli o con l’organizzazione di Goletta Verde (meno male che esistono) ma al contrario qui c’e’ il bisogno di farsi un esame di coscienza perche’ la situazione e’ realmente questa....e cominciare a rimboccarsi le maniche per bene,  quindi trovare una soluzione a questo problema una volta per tutte!!!
Daniele


Fregene 20 Luglio 2008
E' inarrestabile l’ondata  di cemento che sta seppellendo il paesaggio di Fregene e di altre

suggestive località italiane. Davanti al progressivo e dilagante stillicidio  che sta uccidendo la macchia mediterranea  e la sua biodiversità sul nostro litorale, suggestivi scorci visivi sulla pineta (irrimediabilmente perduti),  ulivi secolari e campagne a perdita d’occhio è lecito chiedersi  se le correzioni  apportate qualche mese fa al codice di tutela del paesaggio (competenza esclusiva dello Stato), riguardo la gestione del territorio P.T.P.R( affidata a Regioni ed enti locali) siano state recepite dal  nostro comune, non solo per le zone rurali di Maccarese, ma anche per le aree paesaggistiche  di Fregene su cui si è abbattuta la peste della speculazione edilizia  più becera ( un esempio per tutti via Rapallo angolo viale Viareggio). Queste nuove norme del codice  disciplinano la co-pianificazione obbligatoria Stato-regioni reintroducendo il parere vincolante dello Stato per ogni intervento sul paesaggio protetto. Guardandoci intorno,  sembra che queste nuove leggi qui siano continuamente disattese. Una delle cause deriva dal dissesto delle finanze comunali. Gli oneri di urbanizzazione sono diventati per il nostro comune(e per molti altri)  una delle principali fonti di introito, se non la primaria. Vorremmo ricordare  che il paesaggio è uno dei pilastri su cui si fonda  la storia e l’identità del Bel Paese e Fregene  non può e non deve essere sommersa da uno  tsunami  di cemento e neppure Maccarese  la  più grande tenuta agricola d’Italia non può vedere i suoi campi trasformati in una terza pista per aerei. Gli equilibri eco-sistemici sono a rischio. La nostra Costituzione è stata la prima al mondo a collegare in modo organico tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico e tutela del paesaggio e a porla fra i principi fondamentali della Repubblica. E’ importante e indispensabile non sostituire alla crisi delle attività produttive un’edilizia di basso livello che annienta il paesaggio o un infimo turismo mordi e fuggi che ci aggredisce e scappa lasciandoci smog e rifiuti. E noi, per questo fast-turismo che dura sì e no un mese  l’anno, dovremmo costruire (leggo su fregene-on line) un  grande parcheggio al villaggio dei pescatori per far arrivare lor signori   direttamente in spiaggia  con la macchina   e  deturpare così uno dei borghi marinari più singolari e affascinanti di tutto il Lazio!
In un periodo in cui si fa un gran parlare  di promozione di turismo  eco-sostenibile  quest’idea lascia molti perplessi. Il nuovo Codice del paesaggio non può restare lettera morta  a Fregene chiediamo la sua Immediata  applicazione anche in deroga al PRG che dovrebbe essere revisionato, avendo sbloccato   aree ad elevato valore paesaggistico che dovrebbero essere vincolate e protette. Subito, perchè in alcuni casi è già troppo tardi.
Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili

Fregene 30 Giugno 2008

Senza parole .... nel vedere quelle immagini di alcuni giorni fa’ che mostravano l’abbattimento di un pino in via Cervia...le definirei atroci.  Quel pino sradicato e buttato giu’ in quella maniera sono il simbolo di quello che sta avvenendo sul nostro territorio.  Bisogna fare qualcosa e subito.  E’ vergognoso!!! 
 
Ci e’ stato gia’ tolto il sogno della spiaggia libera incontaminata e la vista del mare, ora ci stanno rubando anche il verde degli alberi.....
..........la Perla del Tirreno e’ finita dentro un’ostrica di mattoni!!!
 
Volevo inoltre far notare che in questo ultimo weekend (del 28 e 29 Giugno) il mare a Fregene ci ha ricordato i tempi neri di pochi anni fa'.....e cioe' un acqua sporchissima!!!!  Ricomicia il periodo nero?? Il tevere e gli altri canali ricominciano a gettare di tutto in acqua??  terminati i controlli?? e quelle buone promesse e i propositi per migliorare la qualita' delle nostre acque che fine hanno fatto??
 
Potrebbe essere il caso di allertare tutti i reparti e rimettere tutto il nostro comprensorio sotto controllo e fare qualcosa per risolvere subito il problema, prima che sia troppo tardi?
 
Un saluto.  Daniele
PS: pochi giorni fa’ (con l’aiuto di altre 2 persone), siamo riusciti e mettere subito in sicurezza un principio di incendio divampato nel pomeriggio nell’ultima area verde vicino il mare, davanti agli stabilimenti della Marina e Aereonautica...zona recintata ma per fortuna valicabile... in modo tale da intervenire.  Le cause sono sconosciute, ma per arrivare li in mezzo al terreno ...lontano dalla strada... quel fuoco in qualche modo ci e’ arrivato!!

Fregene 8 Giugno 2008
Quale aria, quale acqua, quale terra per le future generazioni
Gentile direttore,
i progetti di educazione civico- ambientale rivolti alle nuove generazioni ,vedi per esempio quello recente" fra terra e acqua" o "
l'ecoshool", che si propongono il nobile fine di sensibilizzare le giovani leve verso il rispetto e la cura dell'ambiente e del pianeta sono sicuramente positivi.

Questo però potrebbe non bastare se d'altro canto le amministrazioni al governo e i gruppi di potere per esempio i Benetton non daranno un buon esempio e si mobiliteranno e si impegneranno fortemente con programmi sociali più incisivi volti a promuovere uno sviluppo eco- sostenibile che ci salvi dalle brutture edilizie , dalla progressiva cementificazione indiscriminata del nostro territorio, dallo scarso interesse verso la raccolta differenziata e dai progetti devastanti( peggioramento dell'
inquinamento acustico e dell'aria per la realizzazione della terza pista dell'aereoporto )sui terreni della Maccarese s.p.a.

La salvaguardia ambientale e il benessere dei cittadini dovrebbero essere parte fondante dello sviluppo del territorio.
Altrimenti di quale acqua, di quale terra, di quale aria parleranno le future generazioni?

La parola benessere purtroppo non per tutti ha lo stesso significato per alcuni infatti ,mi riferisco ai gruppi di potere economico, coinciderebbe essenzialmente con la crescita più sfrenata dei propri affari senza tener conto della necessità degli abitanti di "vivere bene" nel proprio territorio con strutture e infrastrutture adeguate "a misura" di cittadino e di bambino, aria e mare puliti.
Mi sembra utile pertanto riflettere sul fatto che potrebbe essere in parte inefficace e addirittura in alcuni casi controproducente invitare da una parte i giovani a sviluppare comportamenti "ecologici" e assistere dall'altra parte alla scarsa cura dell'ambiente , distruzione di alberi ,campi e di macchia mediterranea la cui protezione e cura sono in primis responsabilità di chi detiene il potere legislativo-esecutivo locale e in ogni caso degli "adulti".

Suonerebbe come una dissonanza, un nonsenso e si potrebbe sviluppare in alcuni giovani una percezione di scarsa utilità delle proprie azioni ecologiche e più in generale potrebbe segnare l'inizio di un distacco dal senso civico e dalle istituzioni politiche che "predicano bene e razzolano male".
Indirizzare i giovani alla raccolta differenziata per poi scoprire che ciò che loro hanno separato anche con fatica e impegno (umido,carta, plastica e vetro) viene rimesso insieme quando i rifiuti vengono portati in discarica potrebbe essere troppo da sopportare anche per i più volonterosi.

L'impegno deve essere portato avanti in sinergia su più fronti. Deve essere un dare e avere feed-back continui un rendere conto di ciò che si fa soprattutto da parte di chi governa che oltre all'esempio dovrebbe reprimere con ammende chi imbratta,sporca l'ambiente di tutti mette cartelloni abusivi e appiccica adesivi commerciali dappertutto.
Scarso interesse per l'argomento
raccolta rifiuti ci viene anche dai bidoni nuovi (fra un po' saranno vecchi senza aver mai raccolto un solo grammo di immondizia)che giacciono da un anno su viale Castellammare avviluppati come un pacco regalo che però non si può scartare.
Quì l'amministrazione ha superato se stessa si è talmente proiettata nel futuro che forse il camion "Speciale"che dovrebbe passare per la raccolta non è ancora stato inventato!

Chissà quando avremo l'onore di vedere il prototipo!
In compenso potrebbe essere costruito prima il termovalorizzatore, certo sarà dura farlo funzionare con una "raccolta differenziata" pari a 0, anzi , a volte se si fa un giro per Fregene , sembra che non ci sia neppure la semplice raccolta dei "rifiuti generici ".
Silvana Lovera


Fregene 24 Aprile 2008
Fiumicino al ballottaggio: effetto recency per gli indecisi
Il ricorso alla psicologia persuasiva nella politica non è una novità ed è sempre più ricorrente.
Gli elettori, se riescono a vincere il senso di inutilità che a volte la kermesse elettorale evoca e a recarsi alle urne, alcune volte loro malgrado possono rimanere succubi di alcuni metodi psicologici messi in campo per convincerli a votare l'uno o l'altro candidato.

Ci spieghiamo meglio.
Esistono molti meccanismi della mente umana chiamati "processi di base", studiati dalla psicologia sociale,ma noi ci riferiremo solo ad uno in particolare in questa sede.
E' un meccanismo che viene spesso manipolato (non necessariamente da psicologi ma anche da pubblicitari o da chi ha interessi) nei processi di persuasione durante le campagne elettorali per convincere l'elettorato indeciso a schierarsi.
Perchè i politici amano gli annunci e le promesse eclatanti dell'ultimo momento?
Perchè si asfaltano le strade o si aprono ponti il giorno prima delle elezioni?(alle ultime politiche a Fregene si asfaltò proprio la strada che portava ai seggi il giorno stesso delle elezioni )
Perchè i politici, assessori , consiglieri locali e non indicono riunioni,si fanno vedere, parlano con la gente solo le ultime due settimane di un mandato durato ben cinque anni?
Perchè si affiggono manifesti in luoghi pubblici ,molti abusivi senza pagamento di tasse, altri addirittura sulle porte di studi medici ( luogo quantomeno inopportuno per far pubblicità elettorale) e si bombardano le persone con slogan a volte insignificanti e sulla cui veridicità e senso comune ci sarebbe da discutere a lungo?

Ebbene, non per tutti, ma per chi non ha tempo, voglia di riflettere e prende solo informazioni superficiali all'ultimo minuto senza basarsi su dati oggettivi ponderati sembrerebbe entrare in gioco in particolare " l'effetto recency" (effetto recenza) un meccanismo psicologico automatico proprio della memoria a breve termine.
Cioè nella mente rimane impresso ciò che è stato detto e fatto più di recente.
L'attenzione richiamata con ogni mezzo,la ripetizione, le promesse e i messaggi forti anche i più inverosimili ed eclatanti dell'ultima ora potrebbero influire sulla decisione nella cabina elettorale proprio facendo leva su quest' effetto (studiato nei laboratori di psicologia sociale e poi usato anche per la comunicazione pubblicitaria).

I guru della persuasione dedicano molto tempo e molti mezzi (anche economici) per garantire una delle componenti della fase di ricezione, ovvero l'attenzione,
in questo caso dei potenziali elettori.
Insomma chi ha più soldi e più potere può influire di più . Tutto ciò in barba alla supposta parità dell'esposizione ai media che rimane di fatto una chimera.
Questo spiegherebbe anche la lotta per aggiudicarsi l'ultima battuta nei messaggi elettorali televisivi prima del silenzio pre-voto.
In conclusione per rendersi immuni a quest'effetto è consigliabile prendere le necessarie informazioni con calma, processarle e verificarle il più accuratamente possibile prima di esercitare con la giusta coerenza il diritto-dovere al voto.

Silvana Lovera


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Fregene 4 aprile 2008

Lettera al Direttore,

percorrendo le strade della nostra cittadina è purtroppo più che evidente l’incuria di alcuni residenti che per disfarsi dei rifiuti li depositano ovunque non tenendo conto che anche le strade fanno parte della “nostra casa” contribuendo in tal modo al degrado dell’ambiente in cui viviamo. Eppure con piccoli accorgimenti e senza alcun aggravio economico da parte del Comune di Fiumicino sarebbe possibile migliorare la situazione.

Posizionando in un angolo dei nostri giardini una
compostiera, dove mettere tutti gli scarti VEGETALI della nostra cucina ed il taglio del prato, potremmo crearci autonomamente dell’ottimo concime naturale che renderebbe molto più rigoglioso il nostro piccolo orto e/o i nostri fiori risparmiandoci di acquistare concimi chimici che sforzano oltre il necessario le nostre piante.

A Roma già TRE ANNI fa il Comune, a chi ne faceva richiesta possedendo un giardino di minimo 20 mq., consegnò gratuitamente una compostiera per la produzione della “pacciamatura” ( concime naturale ) concedendo anche una piccola agevolazione riducendo del 20% la tariffa della TA.RI.

Per quanto riguarda invece la raccolta differenziata all’interno dell’isola ecologica esistente in via Cesenatico, sarebbe opportuno posizionare dei contenitori per la raccolta di:

*
OLIO ALIMENTARE esaurito predisponendo un piccolo cassone dove depositare le bottigliette di plastica contenenti l’olio del tonno, dei fritti, dei sottolio, ecc. ecc. invece di versarlo nel lavandino che poi finisce nei fiumi provocando l’asfissia della vegetazione;

* CARTUCCE PER STAMPANTI esaurite che essendo altamente tossiche danneggiano l’ambiente (ora in moltissime case vi sino stampanti

* PICCOLI ELETTRODOMESTICI (phon, ferri da stiro, radioline, mangianastri, frullatori, ecc. ecc) che invece di essere distrutti potrebbero essere recuperati dalle ONLUS che li riparano e li inviano nel terzo mondo.

Facendo accordi con le Ditte interessate provvederebbero le stesse ditte al ritiro.

Per quanto concerne i costi per la ripulitura delle discariche abusive dove i dissennati abbandonano i loro rifiuti di qualsiasi genere non converrebbe tenere aperto il punto di raccolta dalle ore 8 alle ore 20 con 4 turni di lavoro di 3 ore ciascuno ? ? ?

Come esiste l’attività di volontariato per l’assistenza dei malati negli ospedali perché non creare una rete di volontari che 3 ore al giorno, a rotazione, dedicano il loro tempo per tenere aperto il punto di raccolta di via Cesenatico riconoscendo loro un piccolo compenso simbolico?

Dovrebbero solo controllare che vengano rispettati i regolamenti per la raccolta.

Mi chiedo perché non ci organizziamo per chiedere quanto sopra al Comune? Io lo farei da sola ma “ una noce nel sacco non fa rumore “

Se qualcuno vorrà collaborare potrà contattarmi

FRANCA